Rimini | Teleriscaldamento, Visintin: Comitati sbagliano a lasciare tavolo tecnico
Dopo la decisione ieri del Comitato teleriscaldamento di Rimini di abbandonare il tavolo tecnico del comune, arriva la risposta dell’assessore all’ambiente Sara Visintin. “Reputo sbagliata la scelta di uscita dal tavolo tecnico da parte dei tre comitati del teleriscaldamento, soprattutto in una fase cruciale nella quale si passa dalla conclusione dell’analisi delle letterature tariffarie a confronto all’analisi sul tema della gestione del servizio nei suoi dettagli, ossia i costi di gestione, incentivi e le singole voci che compongono la tariffa”.
L’assessore assicura di aver “chiesto fin dall’inizio alla controparte di avanzare una ipotesi di autogestione, e la definiamo ipotesi proprio perché non ci aspettiamo una proposta definita e da contrapporre a quella del gestore, ma una bozza su cui lavorare e da inserire nel contesto delle politiche energetiche comunali complessive che nei prossimi anni determineranno scelte ed indirizzi”. Nel dettaglio, “quando si parla di allacci ancora da approvare non si parla né di impegni certi né di politiche consolidate, quindi ci risulta poco chiara la presunta imposizione di accollarsi 15 milioni di euro di interventi. Ci sono però elementi di sicurezza da garantire, sia per l’entità dell’impianto esistente sia per la sicurezza degli utenti; garanzie che devono essere richieste a chiunque intenda o si candidi a gestire il servizio”.
“Scorretto” secondo l’assessore “attribuire al Comune la volontà di costruire un percorso di facciata, come scorretto è attribuire all’amministrazione di aver introdotto il bonus teleriscaldamento in campagna elettorale. La proposta di bonus, infatti, era già stata inserita nella relazione tecnica di avvio del tavolo prodotta ad agosto e che l’impegno è stato ufficialmente assunto dall’Amministrazione comunale nell’autunno 2012, mentre l’indizione delle elezioni è arrivata il 21 dicembre 2012. Ed è stato proprio per evitare possibili interconnessioni con il periodo elettorale che il bando è stato emanato successivamente”.